Apparecchio acustico: come funziona

L’apparecchio acustico col passare degli anni è diventato per le persone che hanno un’inefficienza acustica una soluzione essenziale e fondamentale. Nel corso della storia le protesi acustiche si sono sottoposte a miglioramenti che hanno aiutato notevolmente le persone che hanno problemi d’udito di qualsiasi tipo. Con l’avvento dell’alta tecnologia gli apparecchi acustici wireless posso collegarsi ai smartphone e ad altri dispositivo che coadiuvano il funzionamento dell’apparecchio stesso. Nell’elenco seguente andiamo ad elencare le funzioni basi di una protesi acustica: Le onde sonore entrano attraverso il microfono, che converte i segnali acustici in segnali elettrici. L’amplificatore aumenta la forza del segnale elettrico. Dal amplificatore, il segnale viene trasformato in un segnale acustico dal ricevitore. Dal ricevitore il segnale viene incanalata intro canale uditivo, sia attraverso un piccolo tubo o attraverso uno stampo orecchio. Una batteria è necessaria per alimentare l’apparecchio acustico e attivare il processo di amplificazione.
Sordità infantile e sviluppo uditivo dei bambini

I bambini cominciano a udire e a riconoscere il ritmo e la melodia delle voci già nei primi mesi di vita. Spesso, quando si parla loro, rispondono emettendo dei suoni con la voce. Se un problema uditivo viene trascurato, la capacità di apprendere il linguaggio orale potrebbe essere fortemente pregiudicata. La sordità nei neonati, in particolare, può provocare nel caso sia grave e/o profonda, la non acquisizione del linguaggio se non trattata in maniera adeguata precocemente. Gli effetti della sordità neonatale, sullo sviluppo comunicativo linguistico del bambino dipendono infatti dalla entità della sordità e dall’epoca di insorgenza della stessa nel senso che tanto più grave è la sordità e precoce l’epoca di insorgenza tanto più marcati saranno tali effetti. La percentuale di sordità è l’1/1000 nei nuovi nati e tende ad aumentare del 4-5% nei bambini con fattori di rischio audiologico. La sordità può essere classificata in base: – alla sede della lesione, – al grado di perdita uditiva; – all’epoca di insorgenza; – all’agente eziologico. Lo sviluppo in bambini normoudenti: I neonati nei primi mesi, generalmente sussultano in risposta a un suono forte e improvviso. Talvolta voltano il capo in direzione del rumore. Verso i 2 mesi – l’udito del bambino è migliorato. Ora dovrebbe essere in grado di udire suoni di tonalità e intensità diverse. Verso i 3–4 mesi – il bambino comincia a riconoscere la voce dei genitori, ad articolare alcune consonanti (M, K, G, P e B) e vocali. Verso i 5–6 mesi – il bambino comincia a ridere. I suoni confusi che emette somigliano sempre di più a delle parole. Verso gli 8–9 mesi – il bambino comincia a comprendere la relazione che lega le parole ai gesti. Verso i 11–12 mesi – il bambino comincia a comprendere semplici parole come “latte” “biberon” o “bagno”. Dovrebbero cominciare a pronunciare parole come “Mamma” o “Pappa”.